È FINITA

È finita.

Spegnete i computer e preparatevi.

Sono sdraiato sul mio letto e non riesco a smettere di pensare.

Dannati pensieri.

La scuola è finita non con il suono della campanella ma con un pulsante premuto.

Per l’ultima volta.

Quest’anno ho avuto paura.

L’ho avuta a settembre, iniziavo il triennio e temevo di non essere all’altezza.

L’ho avuta quando ho passato i primi mesi del 2020 fra cliniche e ospedali.

L’ho avuta quando a marzo mi sono trovato recluso in casa.

Quello che ho scritto nella mia lettera alla scuola lo penso e l’ho vissuto, dalla prima all’ultima parola.

Onestamente poco mi importa se la lettera non sia piaciuta, se qualcuno me l’abbia copiata o se altri l’abbiano screditata perché “un sedicenne non può scrivere certe cose”.

Non mi vergogno della mia empatia e della mia fragilità interiore, non mi vergogno di provare e credere nelle emozioni.

Io ne ho bisogno!

Ho toccato il fondo e sono risalito, ho affrontato gli ostacoli che ho incontrato facendomi delle cicatrici ma imparando e capendo i miei errori.

Un po’ non mi sembra vero che la scuola sia finita; se penso a quello che doveva essere mi sale la malinconia, ma sono contento di quello che ho fatto.

Mi aspettano altri due lunghi e intensi anni.

Li affronterò con tutto me stesso ma a loro tempo.

Adesso tocca all’estate, che sarà come sarà, ma che ho bisogno di vivere.

E lo auguro a tutti voi.

Ai miei coetanei, a chi fa parte del mondo della scuola e non.

Godetevi l’estate, godetevi la vita; riscoprite voi stessi e la bellezza che c’è in chi e cosa vi circonda.

Urlate, sfogatevi, cantate, ballate e baciate.

Affrontate le vostre paure.

Continuate ad inseguire i vostri sogni.

Prendete fiato per ripartire “alla granda”.

Siate felici.

Ve lo auguro con tutto il cuore.

Jackyc'è

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