Perché?
Un giorno un ragazzino, una volta tornato da scuola, fece questo discorso ai suoi genitori, domandando perché venisse discriminato per il suo handicap:
“Perché tifiamo una squadra piuttosto che un’altra? In fondo giocano tutte lo stesso sport.
Perché la gente porta danni al mondo? Abbiamo solo questo…
Perché parliamo lingue diverse? In fondo, diciamo le stesse cose.
Perché qualcuno nasce con il colore della pelle diverso? In fondo, che sia giallo, bianco, nero, rosa o rosa scuro siamo comunque tutti uomini o donne.
Perché in alcuni paesi le donne vengono sfruttate e private dei loro diritti? Che hanno fatto di sbagliato? Cosa hanno che non va?
Perché la gente commette omicidi? Tutti noi abbiamo una vita.
Ma soprattutto, perché a scuola vengo preso in giro? Perché i miei amici mi ridono alle spalle? Perché nessuno mi vuole? Perché quando passeggio per il cortile, quando passo per il corridoio, tutti si fermano a guardare e a fare commenti? LO VOGLIONO CAPIRE O NO?
Diglielo mamma! Diglielo che anche io sono come loro, anche io piango, rido, mangio pane e nutella a merenda e la domenica alle tre guardo la Serie A.
Faglielo capire papà, anche io mi innamoro, anche io vedo, sento e parlo. Non sono un alieno; anche a me nelle vene scorre il sangue. Rosso. Come il loro.
Sono anche io un uomo, un ragazzo.
Ed io, spero che, un giorno, tutti loro, lo capiranno.”
Jackyc'è
Come sempre la tua penna è diretta dal tuo cuore....un abbraccio e continua a mettere nero su bianco tutto ciò che tocca il tuo cuore ...cosi trasmetterai emozioni, punti di riflessione ai tuoi lettori!!!!
RispondiEliminaCon AFFETTO
Interessante le tue riflessioni, mi fanno vivere delle emozioni, è come voler fare un viaggio pur non avendo la possibilità di prendere il treno. Grande inizio per un percorso in salita ,ma per arrivare sempre più in alto .un abbraccio di cuore
RispondiEliminaJacy. Sono sicuro che chi avrà la fortuna di poterti conoscere, non importa se in un'aula o nel cortile di una scuola, al Mac Donald, in pizzeria o in discoteca, o semplicemente in piazza o in strada, capiranno e sapranno un giorno dare una risposta positiva alle tue profonde e giuste domande.
RispondiEliminaTi voglio bene e ti abbraccio forte
Grande il tuo pensiero mi tocca il cuore
RispondiEliminaTesoro mio bello... Sarai un vincente.
RispondiEliminaUna penna leggera la tua Jack... che muove emozioni grandi!!! Complimenti ...
RispondiElimina"Il mercante di Venezia" in chiave moderna! Complimenti
RispondiEliminaBellissimo è molto profondo. Spero di continusre a leggerti.
RispondiEliminaAnimo nobile......
RispondiEliminaProfondo, intenso e sferzante. Grazie Jack per questa tua pagina che è lezione di vita e di umanità con una scrittura che arriva al cuore. Continua così ...
RispondiEliminaGrande jack, figata assurda, complimenti davvero
RispondiEliminaPerché? Perché la gente ha paura della diversità. Qualsiasi diversità.
RispondiEliminaViviamo in un mondo omologato e chi ha una fuoriserie,sia una Lamborghini ultimo modello o una sedia a rotelle scassata,viene guardato con sorpresa e sospetto. Dico sempre ai miei alunni che la diversità è una ricchezza:che noia se fossimo tutti uguali!La fatica di conoscere l'altro,di aiutarlo,di gioire con lui,di consolarlo se serve...ripaga di tutta la "fatica".Se c'è amore,non è neanche fatica. Ma purtroppo di amore ce ne è sempre meno. Tu ,Giacomo,alzi la media!Bravo a te che hai un animo sensibile e bravi i tuo genitori che ti hanno aiutato a tirarlo fuori!
Caro Giacomo sei sempre molto profondo e coscienza so nelle tue riflessioni che fanno riflettere molti dei tuoi lettori continua così ti voglio bene
RispondiEliminaNonno trentino