Virtuale



Scrivo o non scrivo? Davanti a certe tragedie mi blocco sempre.
Che periodo, che situazione.
Chi l’avrebbe mai detto?
Tutto tace, niente è in movimento e nell’aria regna sovrano un silenzio assordante.
Sentire certi numeri subito dopo la parola “DECEDUTI” mi ferisce, mi lascia pietrificato.
Madri, padri, nonni, lavoratori, ragazzi. Vite che si sbriciolano, sogni che evaporano, lacrime che scendono. Cosa può fare l’uomo davanti a vite, tante vite, troppe vite che si interrompono?
Questi giorni hanno messo a nudo la nostra fragilità, la nostra vulnerabilità: l’impotenza annienta.
Vorrei evitare frasi fatte e riflessioni banali, ma sarebbe ingiusto non dedicare un pensiero, un GRAZIE, a chi ogni giorno mette a rischio la sua vita per salvare la nostra. 
Ogni giorno assistiamo a scene che fanno solo riflettere, ci confrontiamo con statistiche che ci schiacciano, viviamo fra speranze ed insicurezze.
Rimpiangiamo la noiosa e stressante normalità.
Non c’è più ieri o domani, ma un oggi che soffoca, è sempre sera e sempre mattina.
Tutto questo è tragicamente storico.
Tutto questo è straziante.
Faccio fatica a trovare le parole. 

Un abbraccio virtuale a tutti voi, e un commosso pensiero a chi se n’è andato.

Jackyc’è



_

Lascia un commento qui sotto e, se vuoi, contattami all'indirizzo pensierieparole.jc@gmail.com Leggerò con molto piacere ciò che hai da dirmi!
Inoltre ti ricordo che mi trovi su:

Instagram: @about.jackk
Facebook: Giacomo Bertò

Commenti

  1. Caro Giacomo condivido il tuo meraviglioso pensiero.

    RispondiElimina
  2. Non ci sono parole 😥

    RispondiElimina
  3. Non porti la domanda scrivo o non scrivo? Scrivi sempre Giacomo, perché doni gioia, doni commozione e modo di riflettere. Il momento che stiamo vivendo, é pesante, però ci permetterà di ragionare su cose e fatti, che prima si davano per scontati, ed invece ora ci accorgiamo che non lo sono. L'uomo deve rispettare le regole imposte, e sperare nel domani che é vicino. Un domani che sarà, pieno di gioia, di amore, un domani che ci troverà profondamente cambiati. Non vedo l' ora di abbracciarti ,non virtualmente, sarà scommetto l'abbraccio piu bello e lungo della mia vita.
    Tvb tvb e viva la vita!!!!

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. Eccomi Giacomo!!!!Sono tornata!Chi la dura ...la vince! È proprio una frase adatta a questa surreale situazione.Ci avvolge un silenzio denso,palpabile,vivo...nella tristezza del momento. Ma dobbiamo reagire:lo dobbiamo a tutti quelli che sono in prima linea "semplicemente" facendo il loro lavoro(non solo medici, infermieri e forze dell'ordine,ma anche cassieri,magazzinieri,addetti alle pulizie e raccoglitori di rifiuti).Entreremo nella Storia con la S maiuscola e dobbiamo fare vedere di che pasta siamo fatti.Alla fine dell'emergenza saremo cresciuti ,lievitati come la pasta della pizza o la torta nel forno della mamma oppure saremo rinsecchiti come piante aride?A noi la scelta."Non abbiate paura" diceva il grande Giovanni Paolo II,"non siamo soli nella tempesta" ribadisce Papa Francesco .Due facce della stessa medaglia .E tu sei pronto a lievitare,ad essere sale per la terra e luce per il mondo?Io dico di sì.Sei forte e li dimostrerai.Sempre.

    RispondiElimina
  6. Ciao Jack,
    ben trovato, non avere dubbi attendevo questo tuo scritto.
    Ricambio il tuo abbraccio con affetto, non vi è mai certezza nel futuro, ma sicuramente ognuno di noi nel suo piccolo può fare grandi cose per migliorarlo.
    Un grande abbraccio

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari