NO

“Caro Diario. Da oggi io e te saremo una cosa sola. Ho 16 anni e frequento la 2^ superiore. In classe con me c’è Paolo, il mio migliore amico. Oggi sono felice.”

“Caro Diario. La mia vita procede al meglio. A scuola tutto a gonfie vele, fra poco avrò il saggio di danza. Sono emozionata. Sto vivendo momenti speciali. Oggi sono felice.”

“Caro Diario, da quanto tempo. Scusa. Da quando nonna è morta ho perso le energie e la voglia di fare qualsiasi cosa. È già passato un anno. Assurdo. Ma vado avanti e, nonostante tutto, oggi sono felice.”

“Caro Diario, come stai? La tua Marghe bene, anzi, BENISSIMO! Sto per finire la 4^ superiore, a danza mi hanno assegnato un pezzo tutto per me e non mi sembra vero. Oggi sono felice. Tanto felice. Pensa che a scuola c’è un nuovo ragazzo, che chiameremo Lui. È bellissimo. Ha un anno in più di me, occhi azzurro ghiaccio e un motorino con cui l’ho visto andare via.”

“Caro Diario, oggi sono felice. Felice e innamorata.”

“Caro Diario, che mi sta succedendo? Con Paolo ho litigato. E c’è un perché. Mi sono baciata con Lui, e Paolo ci ha visti. A lui non sta simpatico, dice che non si fida. Ma per me è solo geloso. Chiariremo. Io voglio Lui. Oggi sono felice.”

“Facendo ordine ti ho ritrovato! Caro Diario, rieccoci. In questi giorni mi sto concedendo un po’ di riposo e nel frattempo faccio pulizie. Settimana scorsa mi sono laureata. C’era la mia famiglia, c’erano i miei amici, e poi c’era Lui. Siamo fidanzati ora. I suoi occhi continuano a stregarmi. Lui è il tipico ragazzo stronzo, quello bellissimo con un carattere un po’ strano; il ragazzo che tutte sognano. Io lo ho. Caro Diario, oggi sono felice”

“Sai, ho deciso che torno a scriverti. Caro diario, oggi ho tante domande. L’ultima volta che ti ho scritto ho raccontato di Lui. Ragazzo che tutte sognano. Beh, ma siamo sicuri che sia tutta questa meraviglia? Intendo stare con lui. Ieri è tornato a casa tardi. Ubriaco. Sembrava pazzo. Ha iniziato ad urlare. Tirava pugni contro il muro. Ho avuto paura. Io, sì, lo amo, l’ho già perdonato, ma onestamente ci sono restata male. Mi ama anche lui, dice. Ed io sono felice.”

“Caro Diario, è successo di nuovo. Era mezzanotte. È entrato in casa ma non si reggeva in piedi. I suoi occhi erano del solito azzurro, ma mi hanno fatto un effetto diverso. C’è una cosa però. Ecco... I pugni questa volta non li ha tirati al muro ma a me. Due. Forti. Lo volevo aiutare a mettersi a letto. Mi ha insultato. Poi ha alzato le mani. Forse ho sbagliato io? Ma dove? Altro che sogno, questo è un incubo. Oggi vorrei essere felice.”

“Caro Diario. L’ho lasciato. Ho il corpo pieno di lividi e il cuore a pezzi. Non poteva andare avanti così. Oggi mi sento leggera. Oggi sono felice.”

“Caro Diario, piango. Vorrei urlare. Aveva ragione Paolo, eccome se aveva ragione. Ti scrivo da un letto di ospedale. Clavicola rotta insieme a tre costole, più il naso distrutto. Incidente? No. Rapina? No. Inizialmente lo credevo. Rientravo a casa e mi hanno aggredita da dietro. Ero convinta che chi lo stesse facendo volesse la borsa. Ma mi sbagliavo. Calci. Pugni. Urla. Ancora pugni. Era buio. Io quasi senza sensi a terra sul giardino di casa. Ma ho visto. Quei maledetti occhi. Quei dannatissimi occhi azzurro cielo. Era Lui.
Caro Diario, continuerò la mia vita, mi riprenderò. Ma lo farò senza Lui. Non sono un oggetto. Non sono proprietà di nessuno. E mai lo sarò. Io sono Marghe, e voglio essere felice.”

Jackyc'è



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Commenti

  1. Giacomo... grazie per questo scritto. Un tema delicatissimo e diffusissimo. Un diario, pagine che raccontano la storia emotiva di una persona, storia che ha molto a che fare con le nostre scelte, quelle che spesso si rivelano assassine della nostra felicità. Lei era felice.. adesso quella felicità, per tanto tempo relegata in un angolo buio, andrà a riprendersela. Resilienza. La pozione educativa giusta per farcela. Quando siamo tristi raccontiamolo, anche ad un diario. Raccontiamolo... e inizieremo un nuovo viaggio .

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  2. Purtroppo non è un racconto.
    È la vita .sei un'anima bella scrivi realtà grande
    Jack

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  3. Leggerti e' come stare ai piedi di una scala,ogni volta e' uno scalino in più,l'asticella che si alza di una tacca. Non voglio risultare banale ma mi conquisti sempre di più.
    In tanti scrivono ma tu rifletti,crei,fai uscire ogni volta il meglio di te e poi lo doni agli altri.
    Grazie giovane amico mio.

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  4. ...brividi Giacomo... racconti le emozioni di una donna con una sensibilità fuori dal comune❤️

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  5. Purtroppo se ne accorgono troppo tardi, quando ormai quelle persone le considerano proprietà loro. Una mia amica una volta mi raccontò: " Ho avuto dei bravissimi ragazzi che mi hanno corteggiata ma a me non so perchè attirano i ragazzi stronzi." Gli ultimi tre ragazzi l'hanno picchiata. A volte penso che si sentono colpevoli per qualcosa e vogliono espiare in questo modo. Oppure il padre li trattava male e si dice che normalmente si cercano compagni con le stesse caratteristiche del padre. Boh io non riesco proprio a capirle!!! Io voglio che il mio uomo mi tratti bene! Grazie Giacomo per questo post, spero che aiuti a riflettere qualcuna.

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  6. Tema molto di attualità, purtroppo. Di questi tempi si sente parlare spesso di violenza sulle donne, giornali , tv, radio spesso parlano di donne che vengono uccise, perseguitate o addirittura sfigurate, da mariti o fidanzati o ex. Spesso oltre alla violenza fisica, esiste anche quella psicologica, la tattica del silenzio, il vittimismo, avere l'umore sempre basso fanno parte integrante della violenza psicologica. Penso che chi avrà la fortuna, di leggere queste tue bellissime righe, sarà costretto a riflettere, su queste tue parole. Bravo come sempre, porti l' asticella dei tuoi scritti sempre più in alto.
    Tvb tvb tvb.

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  7. No.Una parola densa di significato che non tutti comprendono,che molti fingono di non comprendere. In situazioni come quella da te descritta,il "no" non è contemplato. Una volta caduta in questa ragnatela,la protagonista non ha più il diritto di dire "no" Ormai è considerata una "proprietà",non una persona .Qual è il consiglio ???Riappropriarsi della propria autostima e andare avanti ,anche se avrebbe fatto bene a fuggire al primo segno.Andare avanti con fatica,perseveranza,orgoglio. Sì alla vita,no alla violenza di qualsiasi genere. Che tristezza però...Che delusione...Che vita...???

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  8. Giacomo, sei magico nei tuoi racconti!

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  9. Intenso e molto interessante, bravo Giacomo!

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  10. Che dire... pelle d’oca e magone... emozioni grandi.

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  11. Testo bellissimo, toccata nel profondo

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  12. Ciao Jack,
    Visione molto esplicativa, ma purtroppo triste realtà.
    Riflettere per condannare e denunciare queste e tutte le violenze.
    Un grande abbraccio
    (Grande Jack)

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  13. Sai scrivere con una sensibilità e profondità veramente speciale...i tuoi 16 anni, straordinariamente maturi, danno ai contenuti dei tuoi testi la freschezza che li fa sentire tangibili a chi legge. E in questo testo si sente tutto il peso di quei pugni. Grazie per averci anche fatto sentire alla fine il coraggio e la speranza di quel NO. È stato come sentire una carezza sopra i lividi. Splendido come sempre ♥️

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