PAGINE D'ESTATE
L’estate è da sempre la mia stagione preferita.
Quest’anno mi ero preparato a non viverla, insieme a tutte le emozioni che ogni anno mi regala.
E invece?
E invece si sono scritte per tutti noi pagine d’estate che ci hanno cambiato: pagine d’estate dal sapore di libertà, quella che qualche mese fa non avremmo mai immaginato di rischiare di perdere.
Pagine d’estate che ci fanno sentire più umani, più attaccati alla vita, più felici di poterla godere.
Pagine d’estate che ci segnano, che restano.
Sono successe tantissime cose che mai e poi mai avrei immaginato.
È stata l’estate di un viaggio in macchina per l’Europa, fra culture e storia.
È stata l’estate dove sono potuto finalmente tornare a casa dei miei nonni, che mi era mancata tanto insieme ai suoi profumi.
È stata l’estate del “Caspita, ho dimenticato la mascherina!”.
È stata l’estate in cui ho vissuto momenti che speravo ma non avrei mai creduto di vivere.
È stata l’estate di una sorpresa che mi ha fatto toccare il cielo.
È stata l’estate delle pedalate in bicicletta cantando a squarciagola.
È stata l’estate di un taglio dal parrucchiere sbagliato, l’estate delle granite al pistacchio, al pompelmo rosa, al melograno, alla mandorla e all’anguria.
È stata l’estate del “Che faccio, abbraccio si o abbraccio no?”.
È stata l’estate passata in un villaggio paradisiaco, con persone speciali, un mare incantevole e spensieratezza, quella di cui necessitavo da tanto tempo.
Ho capito che il mare senza onde è come un krapfen senza crema.
Ho incontrato persone buone, brave, speciali, umili, che hanno dei sogni e lottano dando loro stesse per raggiungerli.
Ho avuto paura, ho pianto, sognato, mangiato, urlato, corso e aspettato.
È stata l’estate di un viaggio in macchina che ho atteso per tanto tempo e di uno striscione appeso a un cancello.
Mi sono divertito.
Mi sono riscoperto.
Sono stato me stesso, nel bene e nel male, ho realizzato alcuni dei miei sogni, ho dato forma e vita a progetti che erano dentro la mia testa da molto, mi sono fermato ad osservare bambini ridere, salutare, saltare, piangere e giocare.
E ora devo dire grazie, una parola a cui credo tantissimo.
Grazie a tutte le persone che hanno mostrato affetto e interesse per quello che faccio.
Grazie al mare, che vorrei tanto rinchiudere in una scatola per portarmelo via.
Grazie ai sogni, ai gelati, agli arancini, alle sorprese, ad un elastico per i capelli, grazie al megafono che suona per Elisa in un modo tanto odioso quanto divertente, grazie alle freddure, al beach volley, ai balli di gruppo distanziati, ai sorrisi della gente e delle persone a cui tengo, al sushi, ai tormentoni, ai film di Netflix, ai tuffi, ai profumi, alle foto, al sole, alle magliette a maniche corte, all’infradito, ai brividi.
E grazie ai pianti, si. Ai pianti. Quelli che da un po’ di anni faccio fatica a fare, quelli che sanno di malinconia e liberazione mischiata alla gioia. I pianti puri, senza filtri.
Come quelli che ho fatto in questi mesi, come quello che ho appena finito di fare.
Vorrei fermare il tempo per potermi godere ancora un po’ di questa splendida stagione, ma forse così non sarebbe più la stessa cosa.
È tempo di prepararsi ad un nuovo inizio, pieno di sogni e speranze.
Saranno 9 mesi di attesa per la stagione che ogni anno, puntualmente, mi fa amare ancora di più la vita.
E se ne vale la pena, attendere non è un problema! Ho imparato anche questo!
Ciao estate, alla prossima, e grazie.
Perché un’altra volta ancora con te ho vissuto emozioni uniche e ricordi indelebili.
E resterà tutto dentro di me.
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... sì Jack...un'estate come poche❤️
RispondiEliminaGrande Jack sono pensieri che condivido amo il mare un po meno il caldo un bacio 😘
RispondiEliminaStiamo certamente terminando un'estate inedita vissuta in un clima di insicurezza,rinunce e nuove abitudini seppur forzate.
RispondiEliminaPer me e' stata comunque un'estate piena di spunti.
Sotto l'aspetto professionale mi sono dovuto rimodulare,affrontare un quotidiano fatto di domande da parte dei miei ospiti alle quali non so rispondere ma con la necessita' di rasserenarli in qualche modo.
Sotto l'aspetto caratteriale ho dovuto imparare a manifestare in modo diverso la mia affettivita',rinunciare agli abbracci.
In ogni caso mi ha permesso di crescere dentro,di abituarmi a dare importanza alle cose che contano davvero,alle emozioni,ai valori e questo grazie a te.
E allora grazie all'estate ma sopratutto grazie jack.
Che dire,Giacomo!?Hai già detto tutto tu:l'estate è l'estate!!!!Tira fuori molto del nostro carattere:l'importante è...non farlo scappare,non farlo evaporare ...E alla fine se ne va...e lascia posto ad altre emozioni:"il meglio" deve ancora venire❤️
RispondiEliminaEstate particolare, quella che sta per finire. Non eravamo neanche certi, di poterla vivere, come é stata vissuta. Hai scritto tutto tu jackc'e. L'emozione più bella, è stata potervi riabbracciare dopo tanto tempo, vedervi , toccarvi vivervi. É stato bellissimo!!! Sono contento che tu sia felice, e che ti faccia vivere emozioni uniche, questo mi riempie il cuore di gioia. Bravo come sempre tvb tvb tvb.
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