IO CI SONO
Ciao!
Sono...
Oh no, ops, non lo so!
Cioè, sono io!
Eccomi!
Dicevamo... Chi sono?
Sono il feto che vive da due mesi nella pancia della mia mamma. Sara.
Sì, io ci sono già.
In molti credono che serva aspettare altri sette mesi prima che la mia vita inizi, ma non è così, io sono qui dentro e sto già iniziando a vivere, io e il mio corpo giorno dopo giorno ci stiamo preparando per poter venire lì fuori. Con voi.
Mi sto riscaldando per scendere in quel grandissimo campo che è la vita! Non vedo l’ora!
Sapete, qui dentro si sta bene: al sicuro, riparato da tutto e tutti e soprattutto comodo!
L’unico rischio di questo mio soggiorno è che tutto quello che mamma fa e sente si ripercuote anche su di me. Esempio. Ieri aveva voglia di gelato e ha mangiato così tanta stracciatella che ora ne voglio anche io una pallina tutta per me. È buonissima! Poi mi è sembrato di capire che le lasagne fatte da nonna siano proprio imbattibili. Me la godo proprio quando mamma fa queste belle mangiate. Durante il pasto spesso si tocca la pancia accarezzandola, e io mi sento davvero bene.
Purtroppo però ho scoperto che mamma quelle carezze non le rivolgeva a me; ha scoperto della mia presenza solo ieri e... ecco. Ha iniziato a piangere, a urlare, a trattare male tutti e ha anche tirato dei colpi alla pancia. Ho avuto paura. Ma onestamente non ho capito. Non dovrebbe essere felice?
Hey! C’è qualcuno? Ho grandi novità!
Oggi ho sentito dire che: se sarò un maschio mi chiamerò Edoardo, se invece sarò una femmina mi chiamerò Elisa. A quanto ho capito si chiamava così anche la mia bisnonna; è stata sua figlia, nonna, a proporre i nomi, e ha anche parlato a lungo con mamma, ma non ho sentito tutto il discorso. Grazie nonna, non aspetto altro che farmi abbracciare forte forte da te.
Aiutatemi vi prego! Qualcuno mi salvi!
C’era una voce grossa che parlava e continuava a dire: “Sara, ascoltami!”
Il fidanzato di mamma.
Sappi caro mio che seppur io non ti abbia ancora visto mi stai già sulle scatole!
Ha fatto un discorso eterno, alternando parolacce a momenti d’ira mentre mamma piangeva.
Dice che sono ancora giovani, che quella sera non pensava che avrebbe portato a questa situazione, che lui la ama ma che così non si può andare avanti, perché la situazione sarebbe invivibile.
Poi ha aggiunto di non disperare, perché la soluzione c’è e si chiama...
Aspettate, com’era quella parola?
Ah, sì. Abortire.
Con l’aborto mamma sarebbe sistemata e lui continuerebbe a stare con lei, altrimenti la lascia e a me non mi riconosce.
Io dico. Come fai a riconoscermi se non ci siamo mai visti? Sentendo la reazione di mamma però credo che intendesse altro.
Vabbè.
Oggi ho scoperto di essere un problema.
L’imprevisto.
La possibile causa della fine di una storia d’amore.
Che poi, è amore chiedere di eliminare vita?
Ma io quando posso dire la mia? Mi devo prenotare?
Ciao.
Mamma e il signore antipatico stanno andando ad una visita.
Prima di partire sono stati da nonna, piangeva tanto, e prima di farli andare mi ha dato un bacio!
È stato bellissimo, non l’aveva mai fatto nessuno prima d’oggi!
Poi nonna ha voluto parlare con mamma in privato, le ha detto di non fare entrare Dylan con lei a questa visita, e ha aggiunto che deve pensare bene a quello che vuole veramente.
Deve ascoltare il suo cuore e stop, senza avere paura!
E se quello scemo la minaccia di andarsene che se ne vada!
Nonna ha detto che la aiuterà lei a crescermi, che dare vita è un qualcosa di meraviglioso, non ci si può tirare indietro.
Nessuno sarà mai pronto veramente, è una cosa che va vissuta, affrontata, accettata.
È la magia della vita.
Mamma sta per entrare da questa dottoressa... ho paura!
Cara mamma Sara, io voglio vivere! Per favore! Io voglio stare con te e crescere, mangiare il gelato alla stracciatella, imparare. Non ti darò problemi, promesso.
E a te nonna, comunque vada grazie! Se ci vedremo sarà merito tuo!
Grazie perché hai fatto capire a mamma che davanti ad un fiore che sta per germogliare bisogna innaffiarlo e curarlo, non sradicarlo.
Jackyc'è
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Nonostante mi ripeta continuamente quanto tu sia un giovane speciale riesci sempre a sorprendermi,a spostare l'asticella uno scalino più su.
RispondiEliminaNon so cosa ti ha portato ad affrontare questa tematica,non so se mi conquista di più la tua naturalezza nello scrivere,il tuo essere smisuratamente profondo,la tua evidente sensibilita' o cosa altro ma credo che non ci sia nulla da commentare su cio' che hai scritto e sul come lo hai fatto se non dicendoti GRAZIE per cio' che mi insegni attraverso le tue emozioni. Non smettere mai la tua attivita' di spacciatore di valori e di emozioni.
Mi hai fatto piangere.Come un ragazzo COSÌ giovane possa affrontare un tema COSì delicato con COSÌ tanto amore...è una magia.Grazie Giacomo💚
RispondiElimina...il dono della vita...il senso immenso di ogni cosa!
RispondiElimina...continua a volare Jack⭐❤️
È un pensiero profondo grazie
RispondiEliminaGiacomo 🥰🥰🥰
Pelle d'oca ........ !!
RispondiEliminaUn tema delicatissimo... adoro la spontaneità, l’autenticità, la semplicità con cui hai descritto il tuo pensiero. La vita dovrebbe sempre essere tutelata , credo sia necessario un profondo cambiamento sociale e culturale e tu, nel tuo grande piccolo, stai seminando con grande impegno e responsabilità! Abbraccio Jack❤️
RispondiEliminaCiao Jack,
RispondiEliminaquesta volta mi hai lasciata senza parole, un tema così profondo, tu hai saputo affrontarlo con una semplicità e delicatezza che ti distinguono, ti posso solo dire : "Non smettere mai di scrivere!"
Un grande abbraccio
Mi è piaciuto molto ++++++++++++++++++++++++++++
Bravo Giacomo a scrivere così con semplicità su un tema tanto complicato... La frase finale è perfetta per comprendere... Ciò che è giusto, ad ogni costo❤️💕
RispondiEliminaElisabetta
Jack, sono già a quota 4. Ho letto “IO CI SONO” già 4 volte e tutte le volte mi auguro che ci sia un pezzetto in più per conoscere Edoardo o Elisa. Sei semplicemente strepitoso, DAVVERO!
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