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Cecilia si sente sempre ispirata quando il prof di lettere assegna dei temi o delle riflessioni da scrivere. Questa volta c’è un piccolo dettaglio che la sta mettendo in difficoltà. 

Traccia libera. Breve riflessione a traccia libera. Facile! Sembra, ma non lo è. E se l’argomento che scelgo è noioso? E se scrivessi un testo banale? Da dove inizio? 

La realtà è che scrivere è un po’ come comporre un puzzle: una volta che hai tutti i pezzi devi essere tu a farli combaciare. Cecilia in questo momento i pezzi li ha tutti, ma non sa da dove partire. 

Serve un diversivo. 

Telefono. 

Cuffie. 

Musica. 

Passeggiata per casa.

Meditazione. 

I cinque passaggi magici.

La musica su Cecilia ha due effetti completamente diversi: o la distrae facendola cantare a squarciagola dimenticandosi di tutto oppure la porta a trovare quel tassello del puzzle fondamentale che però è sempre nascosto.

Bastano 7 minuti, tre canzoni circa.

Eccolo il pezzo mancante!

Cecilia corre alla sua scrivania, non può dimenticare nulla di quello che ha in testa.

Quaderno, bic e inizia:

“Come essere meno infelici: consigli inediti.

1. Togliersi dalla testa che per essere felici servano grandi cose.

2. Lasciarsi stupire.

3. Non dare mai nulla per scontato: nulla ci è dovuto, quello che oggi c’è domani potrebbe non esserci.

4. Non portare rancore.

5. Non provare invidia.

6. Faticare.”    

Come vi sentite quando terminate un puzzle? Quando state per aggiungere l’ultimo tassello?

Soddisfatti, felici.

Ecco, Cecilia ora si sente così.

“7. Scrivere.”

Jackyc’è

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